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Grandi ospiti aprono il secondo weekend de Le Giornate della Luce, che raccontano l’Italia e il cinema italiano secondo l’ottica sapiente degli autori della fotografia. Il festival è da sempre anche occasione preziosa di conoscenza e approfondimento per gli studenti delle scuole di cinema italiane e straniere, presenti alle Giornate fin dalla prima edizione e guidati quest’anno dall’attore Riccardo Rossi. A loro specialmente sono rivolti gli incontri con registi e direttori della fotografia: in particolare, la masterclass di stamane, alle 9.30, al Cinema Miotto con Daniele Vicari, che precede la proiezione del suo “Orlando”. Il regista sarà poi anche al Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia, alle 21, per presentare il suo film in dialogo con Gabriella Gallozzi. Alle 15, a Palazzo Tadea, gli studenti delle scuole di cinema visiteranno invece il Craf, Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia.

La crescente minaccia di una crisi ambientale (ormai già in atto) senza soluzione, ha portato il cinema a occuparsi sempre più̀ di ambiente e sostenibilità; negli ultimi decenni c’è stato un susseguirsi di produzioni cinematografiche, dalla fantascienza ai documentari, che hanno trattato egregiamente questo tema. Questa sera, alle 20.45, al Cinemazero di Pordenone il film collettivo “Interactions. When Cinema Looks To Nature” (foto sopra), nel quale il cinema vuole fare la sua parte nel dialogo su catastrofi naturali, cambiamenti climatici e danni causati dall’uomo con un sapiente lavoro antologico formato da 12 cortometraggi di vario genere, spaziando dal dramma all’animazione. Ospite, in collegamento, la regista Isabella Rossellini.
Sempre oggi, alle 17.30 al Cinema Miotto, “Amate sponde” di Egidio Eronico. Un racconto visionario dell’Italia e del suo paesaggio fisico e umano, una storia di trasformazioni, bellezza, brutture, contraddizioni, innovazioni e arretratezza del nostro Belpaese, realizzato con l’esclusivo uso di immagini e musica. Non vuole essere una cartolina o uno spot pubblicitario, perchè sarebbe ipocrita descrivere solo le bellezze di un territorio quando l’incuranza umana sta devastando la nostra terra. Seguirà la conversazione di Luca Pallanch con Egidio Eronico e Sara Purgatorio.
Nel pomeriggio, alle 14 ancora al Cinema Miotto, il corso di formazione, in collaborazione con Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, “Gli anni sessanta del cinema italiano, perchè sono entrati nel mito” con relatori Masolino d’Amico, Emiliano Morreale e Oreste De Fornari (contributo video). Con l’intervento di Paola Dalle Molle, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti Fvg. Alle 17, sempre al Miotto, la presentazione del libro “Luce del nostro tempo: Conversazioni con venti autori della fotografia sul cinema italiano contemporaneo”, di Ludovico Cantisani e Tobia Cimini (Edizioni Artdigiland). E alle 18 alla Biblioteca Civica “L’ultima innocenza” (Sellerio Editore) di Emiliano Morreale. Introduce Marco Salvadori, Masolino d’Amico conversa con l’autore. In collaborazione con la Biblioteca Civica di Spilimbergo

La giornata a Spilimbergo prosegue alle 18 con ritrovo in piazza Duomo per la passeggiata “Mosaici a cielo aperto – Un itinerario alla scoperta delle opere di mosaico nel borgo vecchio di Spilimbergo”. Ultimo appuntamento alle 21 al Cinema Miotto con la proiezione del film finalista (candidato Ruben Impens) “Le otto montagne” di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch e a seguire il corto “Due case” di Beatrice Perego.
Ma, oltre a Spilimbergo, Le Giornate della Luce faranno tappa, oggi, anche a Isola (Slovenia) alle 13 al Cinema Odeon con “L’uomo senza colpa” di Ivan Gergolet. In collaborazione con Kino Otok Isola Cinema. E in serata, alle 20 al Visionario di Udine, per la sezione I nipoti di Lumière – Documentari di ieri e di oggi il documentario “Cipria” di Giovanni Piperno e a seguire la conversazione con il regista. In collaborazione con Cec, Centro Espressioni Cinematografiche.

Tutti gli eventi a ingresso gratuito.
Info e programma completo:
www.legiornatedellaluce.it

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In copertina, una intensa immagine del film “Orlando” di Daniele Vicari.

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